Tutto nasce così: “Buongiorno, Signora Maschera”. Questo è il riverente saluto che le maschere di Carnevale veneziane utilizzavano quando si incontravano o incrociavano per strada.
Lussuose, colorate, a tratti irriverenti e piene di fascino e mistero, questi prodotti sono il frutto di un lavoro artigianale e artistico che si è evoluto in centinaia di anni.
Andiamo alla scoperta delle maschere tipiche e più famose; però, prima di proseguire, clicca qui per sapere dove trovare le maschere di carnevale veneziane.
Maschere veneziane tradizionali, tra storia e tradizione
Le storie attorno a questo evento così importante che attrae ogni anno tantissimi turisti sono molteplici. Alcune narrano che questa manifestazione sia nata attorno all’anno mille come strumento per monitorare e tenere sotto controllo una determinata parte del popolo, quella più arrabbiata.
Per alcuni secoli il Carnevale durava da ottobre fino al giorno che precedeva la Quaresima. Questo evento consentiva a chiunque, soprattutto a tutti colori che facevano parte della classe sociale più povera, di abbandonare quelle vesti per indossare una nuova identità proprio grazie all’utilizzo delle maschere.
Verso la fine del 1200, Venezia dichiarò quella manifestazione una festività cittadina e da quel momento divenne un appuntamento fisso per tutta la popolazione. Invece, alla fine del medioevo è nato il mascarero, ovvero l’abile artigiano ed artista che con le sue mani esperte ha iniziato a realizzare le maschere con così tanta maestria da riuscire a creare dei veri e propri capolavori sfarzosi ma al tempo stesso complessi.
Maschere di Carnevale venete, quali sono?
Dopo aver raccontato un po’ di storia dell’evento principale, soffermiamoci sulle maschere di Carnevale venete. Il podio lo conquista la Bauta. Nello specifico con questo termine si indica tutto il travestimento tipico che ha anni e anni di storia alle spalle.
La Bauta
La maschera presenta una forma rettangolare con la parte relativa al labbro più deformata. Questa particolare conformazione consente di modificare leggermente la voce e questo consentiva, inoltre, di essere ancor meno riconoscibili.
La Bauta, quindi, concede all’individuo di mascherare al meglio la propria identità e, al contempo, di essere ancor più liberi di esprimersi. Il costume è anche accompagnato dall’antico cappello veneziano con tre punte, ovvero il tricorno, e un lungo mantello.
La Moreta
La Moreta, chiamata in italiano moretta, è l’emblema della femminilità. Nel complesso si presenta come una semplice maschera nera dalla superficie completamente liscia e viene utilizzata esclusivamente dalle donne.
C’è una particolarità che caratterizza questa maschera di Carnevale tipica ed è quella relativa a come la donna dovesse sostenerla. Infatti, la donzella si serviva di un bottone, applicato all’interno della maschera, che stringeva tra le labbra per reggerla.
Il Mattaccino
Tra le maschere di Carnevale venete menzioniamo il Mattaccino. Ad oggi è ancora molto facile incontrarla. Questa maschera richiama una specie di pagliaccio per il suo abito multicolore. In passato erano molto famosi perché lanciavano delle uova piene di profumi e si servivano di una sorta di fionda che si chiamava frombola.
Concludiamo così la lista delle maschere tipiche, premettiamo che queste sono solo alcune di quelle tradizionali. Infine, è bene sottolineare il lavoro magistrale degli artigiani che riescono a realizzare pezzi unici seguendo le antiche tecniche tramandate di padre in figlio.